Concerto ACDC Imola. La città s’inchina ai maestri dell’hard rock. FOTO

Concerto ACDC Imola: il ritorno degli intramontabili signori del rock o meglio la fiamma che non si è mai spenta. 92.000 spettatori dai sessantenni ai teenagers, ai bambini, tutti uniti in un’unica e travolgente passione, il rock and roll!

La band padre del rock

Nati nel 1973, grazie al contributo dei fratelli Young, gli ACDC si riconfermano come gli indiscussi padroni che, dopo più di 40 anni, siedono ancora sul trono di chi la storia del rock e della musica, l’ha scritta dall’inizio alla fine. Il concerto degli ACDC ad Imola apre il quindicesimo capitolo della loro storia, il tuor “Rock or Bust world tour” che ha registrato un successo senza precedenti.

Il concerto degli ACDC di Imola come volevasi dimostrare, è stato la conferma di un successo che non si è mai spento. Avevano già fatto registrare incassi e ascolti da record anche con il precedente tuor, “black ice tour” che, era stato dichiarato il secondo tour più remunerativo della storia del rock, con un incasso di 441,6 milioni di dollari, un guinness da scrivere nella storia.

La carica di Imola: emozione e rock brutale

Sono stati in 92.000 gli spettatori al concerto degli ACDC, tenutosi ad Imola proprio ieri, un successo che riconferma la band australiana come padre del rock e di cui non potevamo non parlare. La musica risuona sul palco e tra gli spettatori come un martello e per quelli che si dicevano dubbiosi sulla loro capacità di trascinare ed emozionare il pubblico, il ricredersi è stato immediato: un’esperienza di esaltazione collettiva e coinvolgimento emotivo oltre ogni immaginazione, un’avventura da vivere almeno una volta nella vita.

Alla portata del concerto ACDC e della band che porta con sè quarant’anni di successi nel mondo del rock, c’è un palco che fa da padrone. Imponente, maestoso, con due grosse corna ai lati, fa da biglietto da visita ad una band che non ha rivali, è la regina indiscussa del rock and roll. Lungo 45 metri, profondo 26, il palco regge il peso dei suoni che scuotono la folla: 8 schermi e 8 torri delay audio/video per un concerto durato circa due ore, che ha dato così la possibilità anche agli spettatori che sono arrivati per ultimi, di godere dello spettacolo e scandire con  forza l’energia inespressa.

Un finale che ha lasciato gli spettatori senza parole, non potevano non chiudere lo spettacolo con “Highway to Hell”, manifesto che incarna la loro maledetta e ribelle passione per il rock!