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25 Ago 2025, Lun

Giorgio Armani: “Nessuno può comprare il mio impero”

giorgio armani 40 anni

80 anni all’anagrafe di cui 40 passati a capo dell’azienda omonima, Giorgio Armani è diventato lo stilista più ricco ed influente del mondo. Ha vestito tutti, dai divi di Hollywood alla gente comune dando a tutti i capi sempre l’impronta dell’eleganza e della sobrietà. La storia e le opinioni di un’eccellenza vivente che rende orgoglioso il nostro Paese all’estero.

giorgio armani

Le mode passano, gli stilisti restano; o meglio solo alcuni creatori di abiti resistono al tempo. Fra i pochi eletti sicuramente un posto di primo piano lo merita GIORGIO ARMANI. In oltre quarant’anni di carriera lo stilista piacentino si è affermato nel panorama dei grandi designer di moda fino a raggiungere la vetta dell’olimpo: oggi infatti Armani è lo stilista più ricco ed importante del mondo. Dalla città bagnata dalle acque del Po alla cima della mondanità, grazie ad una cultura del lavoro che non si sminuisce nemmeno una volta compiuti gli ottant’anni. Giorgio Armani, del suo privato non rivela nulla, ha avuto comunque una figlia; non una persona, ma una fabbrica educata fin da piccola all’eleganza e alla sobrietà e con il tempo cresciuta fino ad affermarsi come una grande multinazionale, mai capace però di emanciparsi dalla figura paterna.

GIORGIO ARMANI: IL MITO

giorgio armani 40

[pullquote]Vedi anche: Un abito di Giorgio Armani non è solo un qualcosa da indossare. È molto, ma molto di più[/pullquote]

Gli stilisti sono un po’ come i vestiti che progettano: spesso come gli abiti mascherano qualcosa; appaiono socievoli e sorridenti davanti all’occhio dell’obiettivo per poi scoprirsi noiosi e ripetitivi quando si specchiano nella loro intimità. Giorgio Armani è l’opposto. Un lato pubblico autorevole, tale da trasmettere paura, indossato per tutta la carriera e un lato privato che sorprende per la sua schiettezza e gentilezza. Se si chiede al grande creatore il perché del suo comportamento esso dice che nonostante sia conosciuto da più di un quarto di secolo, ama ancora non rivelare tutto se stesso e questo corrisponde al suo privato da custodire gelosamente. Se proprio deve sorridere Giorgio preferisce farlo in compagnia della gente comune anche se egli stesso apprezza manifestare la sua superiorità conquistata in anni di lavoro; così ad un selfie sorridente corrisponde l’esigenza di sentirsi chiamare con l’appellativo di “Signor Armani“. Egocentrico ama sentirsi il Re in ogni occasione: alle feste con i vip va, fa due foto e poi se ne va a casa a dormire; non gli piace esser oscurato da altre star e il modo di andarsene prima è un sistema per dar dimostrazione di chi sia il vero numero uno del party, la motivazione stessa dell’occasione.

GIORGIO ARMANI: L’AZIENDA

armani copertine giornaliSolitamente quando il capo compie i 70 di età ed esso è a capo di una grande impresa, esiste già un piano per la sua successione; di solito però. Ad 80 anni infatti Armani è ancora despota della propria creatura: ne è fondatore, amministratore delegato, stilista e proprietario unico della griffe, perché la maison nel corso degli anni è stata solo vicina alla cessione, che tuttavia non è mai andata in porto in quanto Giorgio non avrebbe più potuto esser solo Giorgio. Chi lo detesta afferma che sia ripetitivo e noioso lui si difende affermando che Armani non è una tendenza ma uno stile: elegante ma non decisamente formale, in linea con la moda ma mai all’ultimo grido; anche se il creatore piacentino ha portato innovazioni nella moda, una su tutte: il red carpet.

GIORGIO ARMANI: OLTRE LA MODA, IL MONDO

L’autorevolezza conquistata in anni di carriera lo hanno reso una delle personalità più influenti. Come già detto è l’italiano più famoso al mondo, insidiato forse solo dall’ex premier Silvio Berlusconi, verso il quale però lo stilista non nutre particolare simpatia non tanto per le idee ma per lo stile, definito volgare. In comune con i compatrioti Armani è deluso dalla classe politica, per il nostro paese vorrebbe una Thatcher, ma anche un po’ dagli stessi italiani: secondo il disegnatore questi hanno perso sia lo spirito tenace di quando resistevano ai tedeschi che la spensieratezza raccontata ne “La dolce vita” di Fellini. Dell’Italia è particolarmente legato a Milano di cui ama la continua capacità di trasformarsi, dalle fabbriche alla moda fino all’EXPO, in cui rivestirà il ruolo di ambasciatore. Vestendole Armani ha sviluppato ancor di più la capacità di analizzare le persone; rispetto agli inizi trova modificate in negativo le corporature degli uomini e delle donne. Troppo muscolosi i maschi, rifatte all’inverosimile le femmine che Armani considera incapaci di invecchiare.

armani milano

Con un patrimonio personale stimato in 8 miliardi di dollari Giorgio Armani potrebbe godersi il suo ultimo spicchio di vita in tranquillità ma la sua ditta è il suo regno dal quale nessuno lo deporrà, anche se assicura che non lo vedremo mai in passerella sorretto da un bastone

Da Andrea Terraneo

Nato in provincia di Milano, a Giussano, ormai 24 anni fa, risiedo in Meda. Universitario, ormai datato, mi piacciono i fatti. voglio conoscerli e poi raccontarli, per questo sento la passione per il giornalismo.

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