Fear The Walking Dead. Come tutto ebbe inizio. | Recensione

Fear The Walking Dead è lo spin-off della più celebre serie tv “The Walking Dead”, racconta il prologo dell’apocalisse di zombie che ha devastato l’umanità.

Creata dal fumettista Robert Kirkman, lo spin-off e prequel Fear The Walking Dead, ha visto la luce il 23 agosto 2015 con il debutto della prima stagione comporta da sei episodi, attualmente inediti in Italia, che dovrà aspettare ancora un po’. L’uscita della seconda stagione dello spin-off è stata annunciata per il 2016 con quindici puntate.

Fear The Walking Dead. Recensione

La storia è ambientata a Los Angeles, località ben distante da quella che vede svolgersi le vicende della serie madre The Walking Dead. Protagoniste sono due famiglie; la prima composta da Travis Manawa, un padre di famiglia divorziato dalla prima moglie, Liza, da cui ha avuto un figlio Christopher, e risposatosi con Madison Clark, madre di due ragazzi, Nick e Alicia. Si uniranno presto a loro i Salazar, tra cui l’immigrato Daniel e la figlia Ofelia.

Nick, un ragazzo un problemi di droga è il primo che inizia a sospettare di qualcosa, quando al suo risveglio scopre Gloria, una sia amica, intenta a divorare qualcuno. Non passa molto tempo prima dell’inizio del caos. Travis cerca immediatamente di riunire la famiglia per tenerla al sicuro. In città scoppia, da un momento all’altro, l’anarchia. Le forze dell’ordine non riescono a riprendere il controllo. Ormai è l’inizio della fine.

La serie ha un riscontro positivo del pubblico, grazie alla fiducia data al creatore del fumetto, Robert Kirkman. E’ chiaro che lo stile del racconto richiama molto quello dell’originale TWD. Se nella serie madre troviamo personaggi ormai esperti in armi, impregnati di sangue e pronti ad eliminare chiunque si presenti dinanzi a loro, vivo o “non-morto”,  pur di difendersi, in Fear The Walking Dead, i personaggi sono ancora acerbi, spaventati, incoscienti di ciò che sta accadendo. Sono tutti ancora legati alla speranza di un ritorno alla normalità. I federali credono di poter mantenere il contagio sotto controllo, abusando spesso del proprio potere. Ancora una volta la minaccia più grande è l’essere umano. L’istinto di sopravvivenza inizia a farsi strada negli animi della gente.

Travis è il primo ad armarsi di fucile per proteggere il resto del gruppo. La presa di coscienza che tutto ciò che c’era non esiste più è quasi immediata, sia in lui che nella moglie Madison, che affronta a testa alta sia l’apocalisse sia la condizione critica della salute del figlio, in crisi d’astinenza da droga.

Nick si trova ad essere il rivelatore della catastrofe. Lui ha capito tutto molto in fretta. Nel dialogo tra lui e la madre si evince l’indole di Nick.

Nick: ” Mi sento strano”

Madison: ” Già. Il mondo si è ribaltato. Non sappiamo dove finiremo”:

Nick: “Appunto per questo. Io non l’ho mai saputo. E’ quasi come, per me, tutto questo è iniziato già da tempo. E adesso, finalmente, la gente inizia a vivere come me. E’ strano”

Fear the Walking Dead, racconta l’inizio di tutto, ma ancora una volta non si capisce con chiarezza l’origine del virus. La domanda che si pongono in molti dagli esordi di TWD, è proprio il come tutto sia successo. Se è vero che la prima stagione della serie madre mette in evidenza il fatto che il contagio sia sfuggito di mano all’autorità ed ha preso possesso del mondo, e se è altrettanto vero che lo spin-off, offre una chiara visione di come il mondo era impreparato all’attacco, molti sono ancora i misteri da svelare, e che con molta probabilità, non verranno mai svelati. Forse un arma chimica, forse una punizione divina, forse un virus di origine animale. Molte sono le ipotesi, e tutte molto plausibili. Ma siamo davvero sicuri che vorremmo saperlo? The Walking Dead non ha mai voluto dire il perchè tutto sia iniziato, ma il come i sopravvissuti affrontano la situazione.

Dopotutto un barlume di speranza c’è sempre stato, e c’è anche in Fear The Walking Dead, che segue la stessa scaletta della serie originale: la presa di coscienza che il mondo è finito, da ai personaggi la spinta per andare avanti, per sopravvivere, e per ricominciare. Tutto sta nell’adattarsi ad un mondo che non appartiene più all’essere umano.